La visibilità è fondamentale in moltissimi contesti lavorativi e non solo. Indossare un giubbotto ad alta visibilità o un gilet ad alta visibilità riduce il rischio di incidenti, migliorando la percezione del lavoratore da parte di automobilisti, operatori e macchinari.
Nel 2025, l’abbigliamento da lavoro catarifrangente non costituisce un semplice accessorio, ma un vero dispositivo di protezione individuale (DPI), regolato da normative europee precise. Sceglierlo correttamente significa, infatti, tutelare i lavoratori, rispettare la legge e migliorare l’organizzazione delle attività.
In questa guida completa vedremo come orientarsi nella scelta, quali norme sono attualmente in vigore, le differenze tra gilet e giubbotto, come scegliere il giubbotto giusto, e cosa valutare per l’uso in ambito automobilistico.
Indice
- Cos’è l’abbigliamento da lavoro catarifrangente e perché è fondamentale
- Giubbotto e gilet ad alta visibilità: differenze e utilizzi
- Come scegliere il giubbotto ad alta visibilità giusto
- Manutenzione, lavaggio e durata del giubbotto ad alta visibilità
- Normativa e giubbotto alta visibilità personalizzato: obblighi e conformità
- Caratteristiche del giubbotto catarifrangente per auto
Cos’è l’abbigliamento da lavoro catarifrangente e perché è fondamentale
Con abbigliamento da lavoro catarifrangente si intendono tutti quei capi progettati per rendere immediatamente visibile chi li indossa, in qualsiasi condizione di luce. La loro funzione principale è preventiva: segnalare chiaramente la presenza di una persona in ambienti dove esiste un rischio dovuto a traffico, veicoli o macchinari in movimento. Questi indumenti sfruttano due elementi chiave:
- materiali fluorescenti, che aumentano la visibilità diurna grazie all’elevato contrasto con l’ambiente;
- materiali retroriflettenti, che riflettono la luce artificiale (come i fari delle auto), rendendo visibile il lavoratore anche di notte.
Cantieri stradali, magazzini logistici, lavori di manutenzione, attività industriali e interventi notturni sono tutti contesti in cui l’uso di un giubbotto o gilet ad alta visibilità è essenziale. In questi ambienti, la mancanza di visibilità è una delle principali cause di incidenti.
Per chi cerca una panoramica completa di abbigliamento da lavoro ad alta visibilità, con giubbotti, gilet e altri capi certificati, è possibile consultare la nostra categoria dedicata, dove sono disponibili soluzioni conformi alle normative più recenti.
Giubbotto e gilet ad alta visibilità: differenze e utilizzi
La scelta tra gilet ad alta visibilità e giubbotto ad alta visibilità dipende dal contesto operativo:
- Il gilet è leggero, senza maniche e facilmente indossabile sopra altri capi. È indicato per lavori brevi, ambienti interni o situazioni a rischio contenuto.
- Il giubbotto, invece, copre una maggiore superficie del corpo, comprese le braccia, garantendo una visibilità superiore anche lateralmente. È la scelta ideale per lavori in esterno, traffico o condizioni meteo difficili.
Tabella riassuntiva: giubbotto vs gilet ad alta visibilità
| Caratteristica | Giubbotto alta visibilità | Gilet alta visibilità |
| Copertura | Alta (busto + braccia) | Media (solo busto) |
| Livello di protezione | Medio–alto | Basso–medio |
| Contesto ideale | Esterni, strada, cantieri | Interni, magazzini |
| Classe normativa tipica | Classe 2 o 3 (EN ISO 20471) | Classe 1 o EN 17353 |
| Comfort termico | Maggiore | Molto leggero |
Come scegliere il giubbotto ad alta visibilità giusto
Scegliere il giubbotto ad alta visibilità più adatto significa valutare diversi fattori pratici e normativi:
- Classe di visibilità: seleziona la classe (1, 2 o 3) in base al rischio dell’attività e al contesto operativo. Classe 1 → rischio basso: interni o traffico limitato Classe 2 → rischio medio: lavori vicino a veicoli Classe 3 → rischio alto: cantieri stradali, traffico veloce, lavori notturni
- Ambiente di lavoro: interno, esterno, cantieri, magazzini o manutenzione stradale.
- Stagione e comfort: in inverno i giubbotti imbottiti e antivento offrono protezione e comfort; in estate è preferibile un modello traspirante e leggero.
- Tipo di attività: il giubbotto deve consentire libertà di movimento, adattandosi al lavoro specifico.
- Conformità normativa: verifica sempre che il capo riporti chiaramente la norma di riferimento e la classe di visibilità.
- Personalizzazione e accessori: se prevedi logo o scritte, assicurati che non coprano le bande riflettenti.
Materiali e caratteristiche tecniche
I giubbotti e gilet alta visibilità sono realizzati con materiali selezionati per garantire visibilità, resistenza e comfort:
- Tessuti fluorescenti: colori giallo o arancione per il massimo contrasto.
- Bande retroriflettenti: riflettono la luce verso la sorgente, garantendo visibilità anche di notte.
- Impermeabilità e traspirabilità: molti modelli includono membrane impermeabili e traspiranti per lavori all’aperto.
- Tasche e chiusure pratiche: utili per trasportare strumenti o documenti senza compromettere la sicurezza.
- Durata e manutenzione: i materiali devono mantenere proprietà fluorescenti e retroriflettenti anche dopo ripetuti lavaggi e esposizione al sole.
Manutenzione, lavaggio e durata del giubbotto ad alta visibilità
Per preservare l’efficacia e la durata del giubbotto ad alta visibilità, è fondamentale seguire alcune semplici regole di manutenzione.
Innanzitutto, è importante lavare il capo secondo le indicazioni riportate sull’etichetta, preferibilmente a basse temperature, evitando detergenti aggressivi o candeggina che potrebbero compromettere le proprietà fluorescenti e retroriflettenti. Occorre inoltre controllare periodicamente lo stato delle bande e del tessuto: eventuali scolorimenti, strappi o danni indicano che il giubbotto deve essere sostituito per garantire la massima sicurezza. Infine, quando non viene utilizzato, è consigliabile riporre il giubbotto in un luogo asciutto e lontano dalla luce solare diretta, in modo da mantenere inalterate le sue caratteristiche nel tempo.
La manutenzione è fondamentale: lavaggi aggressivi, alte temperature o usura possono compromettere l’efficacia. Un capo scolorito o danneggiato deve essere sostituito.
Normativa e giubbotto ad alta visibilità personalizzato: obblighi e conformità
Nel 2025 le principali norme di riferimento sono:
- UNI EN ISO 20471:2017: per indumenti ad alta visibilità DPI destinati ad ambienti ad alto rischio.
- UNI EN 17353:2020: per indumenti a visibilità migliorata in situazioni a rischio medio.
La personalizzazione del giubbotto (loghi, scritte, nomi) è consentita solo se non copre le bande retroriflettenti né riduce la superficie fluorescente minima. In caso contrario, il capo perde la certificazione DPI e la conformità normativa.
Entrambe le norme sono valide e riconosciute a livello europeo. L’uso corretto è essenziale per rispettare il D.Lgs. 81/2008 e garantire sicurezza reale.
Caratteristiche del giubbotto catarifrangente per auto
Il giubbotto catarifrangente in ambito automobilistico è obbligatorio in caso di fermo o emergenza su strada, in condizioni di scarsa visibilità. Deve essere:
- Facile da indossare sopra altri capi;
- Leggero e ripiegabile;
- Dotato di bande retroriflettenti efficienti.
Per chi desidera capi certificati, conformi alle normative e adatti all’uso professionale, è possibile consultare la nostra selezione di giubbotti catarifrangenti da lavoro, studiati per offrire sicurezza, comfort e possibilità di personalizzazione senza compromettere la visibilità.
FAQ
Qual è la normativa aggiornata per i giubbotti ad alta visibilità nel 2025?
UNI EN ISO 20471:2017 per DPI ad alto rischio; UNI EN 17353:2020 per visibilità migliorata a rischio medio.
Che differenza c’è tra giubbotto ad alta visibilità e gilet ad alta visibilità?
Il giubbotto copre più superficie ed è adatto a lavori esterni; il gilet è leggero e indicato per ambienti interni o rischio contenuto.
Un giubbotto ad alta visibilità personalizzato è a norma?
Sì, se la personalizzazione non copre le bande retroriflettenti né riduce la superficie fluorescente.
Il giubbotto catarifrangente auto è obbligatorio?
Sì, in caso di fermo su strada in condizioni di scarsa visibilità.
Come verificare se un capo è certificato?
Controllando etichetta, marcatura CE, norma di riferimento e classe di visibilità.
Fonti normative e tecniche aggiornate al 2025
- UNI EN ISO 20471:2017 – Indumenti ad alta visibilità
Ente Italiano di Normazione (UNI) / ISO. Sito web: https://www.uni.com - UNI EN 17353:2020 – Indumenti a visibilità migliorata
Ente Italiano di Normazione (UNI). Sito web: https://www.uni.com - Certifico – Sicurezza e marcatura CE. Sito web: https://www.certifico.com
- Regolamento DPI e D.Lgs. 81/2008 – Sicurezza sul lavoro
INAIL. Sito web: https://www.inail.it

